lunedì 13 maggio 2013

Torta salata con porri e zucchine


Non sempre si ha il tempo di consultare libri, riviste o blog prima di preparare qualcosa da mangiare. 
La verità su questa ricetta è che non sono andata smaniosamente alla ricerca dell'unica preparazione in grado di "esaltare" l'ingrediente di stagione ... questo è quello che avrebbe fatto una blogger scrupolosa! 
Ecco allora una semplicissima torta salata senza ricetta e senza nome ... insomma fatta sul momento, in base a quello che ho trovato in frigo!

Ingredienti:
- un rotolo di pasta sfoglia rotonda
- 2 porri
- 2 zucchine
- pane grattugiato
- origano fresco
- speck o pancetta a cubetti
- 2 pomodori 
- 200 ml di latte o panna
- 2 cucchiai di grana grattugiato
- 2 uova
- sale, pepe, olio evo

Tagliare a fette non troppo sottili il pomodoro, salare leggermente e mettere a sgocciolare su una griglia o nello scolapasta. Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Lavare e tagliare a rondelle i porri, versare un filo d'olio in una padella (io uso una wok antiaderente così posso usare meno olio ed anche "spadellare" con facilità) e stufare la verdura per 5 min.
Nel frattempo, lavare le zucchine e privarle delle estremità. Tagliarle a julienne ed aggiungerle ai porri insieme all'origano fresco. Salare e pepare. Quando la verdura sarà cotta ma ancora soda, spegnere e lasciar intiepidire. Aggiungere qualche cucchiaiata di speck o pancetta a cubetti.
Aprire il rotolo di pasta sfoglia, stenderlo leggermente con le mani, rivestire una tortiera tonda e spargere un paio di cucchiai di pane grattugiato sul fondo. Disporre in maniera uniforme la verdura intiepidita.
In una tazza, sbattere le uova intere con un pizzico di sale, il grana ed il latte (o la panna). Versare il composto sulla verdura  ed appoggiare sul tutto le fette di pomodoro sgocciolato. Condire i pomodori con un filo di olio, sale e pepe a piacere.
Ripiegare i bordi della pasta sfoglia e infornare a forno caldo per 40 minuti circa.

Giulia V.

martedì 7 maggio 2013

Cupcakes alle fragole (ricotta e pistacchi)


Questa ricetta è presa - e adattata - dal libro di Alisa Morov edito da Biblioteca Culinaria, praticamente un vademecum del cupcake!
Ho scelto - anzi sono stati scelti dal destinatario - questi perché più leggeri dei soliti cupcakes al burro, sia per il tipo di grasso che viene utilizzato nell'impasto (solo ricotta), sia perché non prevedono la finitura con la crema al burro.
Ho adattato la ricetta alla mia dispensa e, soprattutto, al mio gusto: gli ingredienti originali sarebbero stati lamponi (375 gr) e pinoli tostati (3 cucchiai) ma questa volta avevo altro in casa e devo dire che anche la mia versione merita di essere provata.
In ogni caso riporto prima la ricetta originale e poi, tra parentesi, le mie correzioni/varianti.

Ingredienti:
- 250 gr di ricotta ben sgocciolata
-  limone non trattato
-  cucchiai di pinoli (io 2 cucchiai di pistacchi non salati)
- 3 uova medie + 1 tuorlo
- 250 gr di zucchero (io 190 gr)
- 60 gr di conganc o brandy (io 1-1,5 cucchiai)
- 1/4 di cucchiaino di cannella
- 225 gr di farina autolievitante per dolci (io 190 gr di farina OO, 35 gr di farina integrale + 1 cucchiaino abbondante di lievito per dolci)
- 375 gr di lamponi freschi o surgelati (io mezzo cestino di fragole fresche)

Preriscaldate il forno a 190° C.
Mettete 2 o 3 lamponi in ciascun pirottino di carta. Tenete da parte il resto. Per questa ricetta, è preferibile utilizzare dei lamponi surgelati. Se usate i lamponi freschi, manipolateli con precauzione perché sono piuttosto fragili (io tutto questo passaggio l'ho saltato, niente frutta sul fondo!).
Sgocciolate la ricotta in un setaccio fine per circa 30 minuti. Sbattetela quindi con una frusta fino a quando diverrà liscia, poi tenetela da parte (30 minuti??? una passata veloce o, al limite, una spatolata "accurata" vanno benissimo!).
Fate tostare i pinoli fino a quando cominceranno a dorarsi, poi teneteli da parte (io, avendo i pistacchi, ho saltato anche questo passaggio ma con i pinoli è essenziale).
Grattugiate finemente la scorza del limone e tenetela da parte.
Sbattete le uova, il tuorlo e lo zucchero nel robot da cucina (io ho usato delle fruste elettriche) fino ad ottenere un composto omogeneo di colore giallo pallido. Aggiungete la scorza di limone e sbattete per 20 secondi. Unite la ricotta e mescolate a velocità media. Incorporate la farina in tre tempi (unita precedentemente al lievito) e staccate la miscela eventualmente rimasta sulle pareti del contenitore dopo ogni aggiunta. Incorporate il cognac o il brandy, la cannella e pinoli (io pistacchi). Non mescolate più del necessario.
Riempite con l'impasto i pirottini fino a metà. Incorporate poi 2 o 3 lamponi (io 3-4 pezzi di fragola) in ogni cupcake. Fate cuocere per 30 - 40 minuti (a me ne sono bastati meno), fino a quando la punta di un coltello ne uscirà pulita.

Giulia V.

sabato 4 maggio 2013

Le neole ... il biscotto di casa mia


Ci sono pochi dolci che mia mamma fa da sempre, le neole sono uno di questi.
Sono delle cialde leggerissime di origine abruzzese - molisana che nella versione originale vengono aromatizzate all'anice. Prendono diversi nomi a seconda, credo, delle zone (neole, nevole, ferratelle) e si fanno con un ferro che tradizionalmente veniva appoggiato sulle braci, nei tempi più moderni sui fornelli e attualmente è sostituito da un apparecchio elettrico che cucina due cialde alla volta e permette di stare comodamente seduti e "sfornare" biscottini a profusione!
 Il sapore ed il fascino del vecchio ferro della nonna, però, non hanno paragone, soprattutto quando si ha a disposizione un bel pezzo di cotenna per ungere l'interno delle piastre e un pò di tempo per preparare la colazione o la merenda della domenica.
Si accompagnano con marmellata, nutella o del gelato ma sono anche buonissime al naturale.

Ingredienti (per circa 12 neole):
- 1 uovo intero
- 2 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai di olio di semi
- facoltativo: poche gocce di essenza di anice
- farina OO q.b.
- cotenna (o burro) per ungere le piastre

Unire, nell'ordine, gli ingredienti facendo attenzione a non formare grumi.
Sul q.b. della farina: aggiungere un cucchiaio alla volta di farina, sino ad ottenere una pastella piuttosto solida che fatica a scendere dal cucchiaino.
Scaldare il ferro sul fornello, ungerlo abbondantemente (le prima neola è sempre di prova ... ecco perchè appena la mamma scaldava il ferro rimanevo accanto a lei in attesa, stile corvetto!).
Prelevare una piccola quantità di impasto aiutandosi con due cucchiaini e versarlo su una delle due piastre; chiudere subito il ferro e cucinare su ambo i lati (basta meno di un minuto per lato).
Staccare ogni cialda aiutandosi con la punta di un coltello e lasciarla raffreddare su un tagliere di legno.
Proseguire così sino a terminare la pastella, ungendo le piastre di tanto in tanto.

Giulia V.

mercoledì 27 marzo 2013

Le palline di cocco di casa mia



Ricetta facile, facilisssssima ... un must di casa mia (almeno quando i dolci non li facevo io!).
Pochi ingredienti, non servono i fornelli, si conservano anche in freezer e riscuotono sempre un gran successo.
Idea : possono accompagnare / seguire il dolce principale alla fine di una cena, come fossero la versione estiva di un cioccolatino o di un tartufo!

Ingredienti:
- 300 gr di ricotta vaccina da banco
- 250 gr di "farina" di cocco
- 200 gr di zucchero sempolato
- 1 cucchiaio / bicchierino di brandy o rhum
- cacao in polvere (io lo preferisco amaro, dipende poi dai gusti)

Unire ricotta, zucchero, cocco e liquore. Amalgamare bene e formare delle palline della grandezza di una biglia (o poco più). Rotolare ciascuna pallina nel cacao, disporla su un vassoio o in piccoli pirottini e mettere in congelatore per almeno 1 ora. Tirare fuori le palline circa 10 min prima di servirle.
N.B. Possono essere messe anche in frigo o in reparto zero, ovviamente impiegheranno più tempo per rapprendersi.
Facile, no?!
Giulia V. 

giovedì 14 marzo 2013

La crostata di mele e crema

Trita e ritrita (a casa mia) ma sempre richiesta da mamma e papà quando vengono amici.
Non è tecnicamente difficile, richiede forse un pochino di tempo perché ci sono tre fasi che non possono essere accelerate ma riscuote sempre molto successo.
Oggi la posto nella mia versione originale, nel tempo ho però elaborato delle varianti che proporrò magari la prossima volta.

Ingredienti:
Per la frolla:
- 200 gr di burro morbido
- 200 gr di zucchero
- un pizzico di sale
- 400 gr di farina
- 1 cucchiaino di lievito
- a piacimento: 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere / 1 bustina di vanillina / la scorza grattugiata di mezzo limone

Marmellata di pesche o albicocche

Per la crema pasticcera:
- 300- 350 ml di latte
- 2 tuorli
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaio e 1/3 di amido di mais
- 2 strisce di buccia di limone (prelevate con un pelapatate)

Per le mele:
- 4 mele renette medie (io di solito uso le golden perché sono quelle che abbiamo sempre in casa ma le renette sarebbero le più indicate per i dolci)
- 30 gr di burro
- 1 cucchiaio e 1/2 di zucchero di canna
- cannella a piacere
- mezzo bicchierino di brandy/rhum scuro

Preparare la frolla come per fare una sbrisolona: formare delle briciole con burro, sale, zucchero, aromi, farina e lievito. A parte sbattere le uova con 2 cucchiaini di acqua molto fredda e unirle al resto con movimenti veloci della punta delle dita: bisogna muovere le briciole come se si stesse facendo prendere aria alle tagliatelle appena fatte, in maniera che il composto si amalgami ma rimanga in briciole.
Mettere da parte circa 1/3 di briciole e riporre in frigo.
Lavorare e compattare il resto dell'impasto proprio come si fa normalmente con la frolla, fino a renderlo omogeneo e liscio ma senza eccedere nella lavorazione. Coprire con la pellicola e riporre in frigo per almeno un'ora.

Preparare la crema: sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere l'amido e a filo il latte. Aggiungere il limone e porre sul fuoco a fiamma bassa, girando lentamente con un cucchiaio di legno. Quando si addensa a sufficienza, spegnere il fuoco, coprire con pellicola e far raffreddare completamente.

Per le mele: pulire le mele e tagliarle a pezzi piuttosto piccoli. Cucinarle in una padella grande con il burro, la cannella e lo zucchero. Sfumare con il brandy/rhum e far cuocere senza coperchio per circa 10 min. Devono risultare cotte ma sode. Far raffreddare completamente.

Stendere la frolla e rivestire internamente uno stampo a cerniera coprendo bene anche i bordi (per almeno 3 dita di altezza). Bucherellare con una forchetta e riporre in frigo quanto più possibile, almeno un'ora.
Stendere uno strato di marmellata. Versare la crema e uniformarla su tutto il fondo della tortiera. Distribuire le mele in modo omogeneo.
Infornare a 180 gradi per 20 min.
Prelevare dal forno, versare sopra le briciole di impasto in modo da coprire bene le mele e formare uno strato omogeneo.
Infornare di nuovo per altri 25 min.
Togliere dal forno e lasciar raffreddare completamente. Spolverizzare di zucchero a velo e servire.

E con le briciole che mi sono avanzate ho preparato due sbrisoline per la colazione!

Giulia V.

mercoledì 13 marzo 2013

Cheesecake al triplo cioccolato

Ciao a tutti!
Con somma gioia dopo taaaanto tempo sono riuscita a creare ma soprattutto a scrivere qualcosa!
Oggi mi sono cimentata con una fantastica cheesecake... La ricetta l'ho trovata direttamente nel sito di Philadelphia... Naturalmente la riuscita della mia non ha nulla a che vedere con quella che c'è nella loro foto, ma il gusto merita eccome!!
Ingredienti:
100 gr di burro
200 gr di biscotti al cacao (io ho usato i pan di stelle)
50 gr di cioccolato fondente
50 gr di cioccolato al latte
50 gr di cioccolato bianco
250 gr di Philadelphia per ciascun tipo di cioccolato (quindi 3 scatole)
80 ml di panna fresca
3 foglietti (3 gr ciascuno ) di colla di pesce
Zucchero a velo
Decorazioni a piacere

Dunque, queste erano le dosi nel sito di Philadelphia, credo che loro abbiano utilizzato uno stampo per torte di 22 cm di diametro mentre io ho usato un 26-28 cm e vi anticipo che la torta mi è venuta un po' bassa e ho fatto un po' fatica a spalmare gli strati su tutta la torta..
Comunque se non vi importa l'altezza e l'estetica sappiate che è venuta ugualmente molto buona!

Partiamo quindi dalla base, dopo aver imburrato e ricoperto di carta da forno bagnata e strizzata il mio stampo e la cerniera, ho tritato i biscotti che ho poi mescolato con il burro intiepidito.
Ho messo il composto sul fondo della tortiera e l'ho compattato in maniera omogenea con il cucchiaio. Ho messo il tutto in frigo per un'ora.
Poi ho usato questo procedimento per ciascun tipo di cioccolato: ho sbattuto in una ciotola il philadephia e ho aggiunto il cioccolato fuso e ho mescolato il composto..
Per ogni composto (ne avremo 3) ho ammorbidito un foglio di colla di pesce in acqua fredda e sciolto in due cucchiaio di panna fresca intiepidita.
Ho aggiunto poi 20 gr di zucchero a velo alla colla di pesce sciolta.
Ho mescolato poi ogni composto al cioccolato con la colla di pesce..
Ho versato sulla base ormai compattata prima la crema al cioccolato fondente, poi quella al cioccolato al latte e infine quella al cioccolato bianco.
Ho messo in frigo per 5 ore e ho decorato con delle piccole decorazioni al cioccolato (potete usare scagliette o quello che vi piace di più)

Il risultato è questo ed è mooooolto godurioso!!
Buon appetito!

Giulia P.



domenica 10 marzo 2013

Le mozzarelle in carrozza della mamma

Ogni tanto un po' di salato ... perché non si vive di soli dolci.
Sicuri? Mmmmm
Queste sono le mozzarelle in carrozza che si fanno a casa mia, successo assicurato con i pochi trucchetti che ovviamente non mancherò di riportare.
Mi è capitato di farle circa un mesetto fa quando "qualcuno" mi ha chiesto di preparare una cena sfiziosa.
Partiamo allora ...



Ingredienti:
- 1 pacco grande di pane da toast (proprio il "Pan Carrè" quadrato, tendenzialmente asciutto e poco invitante. Ecco è quello perfetto, non rendono alla stessa maniera né quello anemico da tramezzini, né il "Pan Bauletto"!)
- latte
- 3 mozzarelle grandi e molto asciutte
- 1 vasetto di alici/acciughe sott'olio
- 1 confezione di uova
- sale, pepe
- pane grattugiato
- olio per friggere

Preparare due piatti fondi: uno per il pane grattugiato e l'altro per le uova che vanno sbattute con sale e pepe (partire prima con quattro uova, potrebbero essere sufficienti).
Tagliare a fette sottili le mozzarelle e metterle ad asciugare sopra della carta assorbente o un canovaccio.
Tagliare a metà ciascuna fetta di pane (vengono fuori due rettangoli, perfetti per fare 2-3 morsi!) e spennellarle di latte.
Prendere un rettangolo di pane, appoggiare della mozzarella ed eventualmente un'alice/acciuga, coprire con un altro rettangolo di pane . Schiacciare leggermente in maniera da compattare il tutto e passare ogni lato nell'uovo avendo cura di "inzuppare" per bene i bordi esterni. Ripetere ora con il pane grattugiato e mettere da parte. Preparare in questa maniera quante mozzarelle si vogliono.
Scaldare l'olio in una padella e, una volta raggiunta la temperatura, appoggiare dentro circa tre mozzarelle alla volta. Cucinarle bene da ambo i lati ed appoggiare su carta assorbente.
Servire appena pronte e ... godere di un buon fritto!

E visto che la cena non sarebbe stata sufficientemente sfiziosa, ho anche fatto un esperimento che devo dire riuscito.
Mi sarebbe piaciuto fare lo gnocco bolognese ma non avevo il tempo, così ho fatto un salto in pizzeria sotto casa e ho chiesto due panetti crudi ... praticamente la parte più difficile della ricetta è fatta!



Per la pizza fritta:
- 1 o due panetti di pizza
- farina
- 1 mattarello ed un coppapasta (o una rotella da pizza)
- olio per friggere

Stendere l'impasto molto sottile, proprio come fa il pizzaiolo. Coppare dei cerchi di circa 8 cm di diamtro, oppure tagliare con la rotella in quadrati non troppo piccoli.
Friggere in abbondante olio e mangiare subito accompagnando con formaggi e salumi.

Giulia V.

Tiramisù à emporter



Finalmente ritorna un post dedicato al dolce - partita ... la scatola (anzi ora sono diventate due, una per pulmino!) questa settimana è andata in trasferta ad Imperia.
Avendo scoperto che la consuetudine ormai vuole che si mangino i dolcetti durante il viaggio di ritorno, ho deciso di abbandonare le ricette sane ed equilibrate ... oggi mascarpone!
Ho preparato dei mini tiramisù da asporto, potrebbero sembrare quasi dei macaron ma l'impasto è proprio quello dei savoiardi.

Ingredienti per circa 25-30 bocconcini:
Per i biscotti savoiardi:
- 3 uova
- 1 cucchiaino di acqua molto calda
- 4 cucchiai di zucchero
- 4 cucchiai di farina 00
- 1/2 cucchiaio di fecola di patate
- un pizzico di sale finissimo
- zucchero a velo
- zucchero semolato

Per il ripieno:
- 2 tuorli piccoli freschissimi
- 2 cucchiai di zucchero
- 250 gr di mascarpone

Caffè forte

Preparare prima i biscotti, io l'ho fatto la sera prima e poi li ho conservati nella carta di alluminio.
Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale ed un cucchiaio di zucchero. A parte montare anche i tuorli con i restanti tre cucchiai di zucchero ed un cucchiaino di acqua calda, possibilmente a bagnomaria, fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso (alzando la frusta si deve formare un lungo nastro di composto che "scrive" quando lo si lascia ricadere nella ciotola). Unire ai tuorli la farina e la fecola ben setacciate (il tutto in tre - quattro volte), mescolando con una spatola e movimenti circolari dal basso verso l'alto. Nella stessa maniera unire gli albumi.
Versare il composto in una sac a poche con bocchetta liscia da 8 mm e formare sulla carta forno dei "ciuffi" di impasto regolari che, poi, allargandosi formeranno da soli dei cerchi di circa 3 cm di diametro.
Dopo circa 5-7 minuti, spolverizzare con abbondante zucchero a velo ed un pizzico di zucchero semolato.
Infornare in forno ventilato caldo a 160 gradi per circa 13 min (a fessura).
Lasciar raffreddare completamente i biscotti sulla teglia prima di staccarli.
Preparare la crema al mascarpone: montare i due tuorli con due cucchiai di zucchero e, una volta ottenuto il solito composto spumoso, unire anche il mascarpone. Versare il tutto in una sac a poche con bocchetta liscia
Spennellare la parte piatta di ciascun savoiardo con poco caffè amaro, farcire la metà dei biscotti con la crema al mascarpone e completare con un altro savoiardo (appoggiandolo sulla farcia e facendo una lieve pressione con movimento rotatorio per far sì che la crema si distribuisca bene tra i due savoiardi senza fuoriuscire).
Spolverare con cacao amaro e riporre in frigo fino alla consumazione.


Una variante: fare una crema pasticcera al limone più ricca e densa del solito e riporla in frigo per tutta la notte. Spennellare la parte liscia dei biscotti con del latte (o del limoncello diluito in poca acqua e zucchero), farcire con la pasticcera e coprire con il secondo biscotto. Far rotolare ogni bocconcino negli amaretti sbriciolati e conservare in frigo.
Non mettere i due gusti nella stessa scatola ... a quanto pare il cacao va ovunque!

Giulia V.

I cookies e la tenerella del maestro Santin





Oh oh ... passano le settimane e nemmeno te ne accorgi ... ecco allora che cerchi di recuperare il mese di assenza con qualche due ricettine dolci, facili e veloci.
Bando alle ciance e partiamo con le ultime produzioni postate sul blog!

I cookies (rivisitati) di Maurizio Santin


Mi sono basata sulla ricetta del maestro "Black" Santin che ho trovato in giro per i blog e nel tempo ho apportato delle variazioni. Questa è la mia versione finale.

Ingredienti:
- 200 gr di burro morbido
- 190 gr di zucchero semolato
- 350 gr di farina
- 1 uovo intero + 1 tuorlo
- 1 cucchiaino raso di lievito
- 1 cucchiaino raso di bicarbonato
- 1 cucchiaino di vaniglia in polvere / 1 bustina di vanillina
- un pizzico di sale finissimo
- 3 cucchiai di gocce di cioccolato fondente (siate generosi!)

Lavorare il burro a pomata con lo zucchero utilizzando l'impastatrice (con la frusta a foglia) o delle fruste elettriche, aggiungere uno alla volta l'uovo ed il tuorlo, un pizzico di sale, la vaniglia. Con un mestolo di legno unire anche la farina ed i lieviti (il tutto in circa quattro volte). Infine, aggiungere le gocce e mescolare delicatamente con il mestolo.
Con un cucchiaio prelevare del composto, trasferirlo sulla teglia (rivestita di carta forno), e, infine, fare una leggera pressione con il dorso del cucchiaio stesso per "appiattire" la pallina di impasto.
Infornare a 175-180 gradi per circa 20 min ... il profumo vi dirà certamente quando sono pronti!!


La torta tenerella (o tenerina) di Maurizio Santin 


Io ho preso la ricetta da uno dei miei blog culinari preferiti, quello di Pinella ma il successo di questo dolce è tale che si può trovare un po' ovunque. Estremamente facile, veloce, libidinosa ... è la torta che scalda il cuore!
La consiglio accompagnata ad una quenelle di gelato (crema, fior di latte, frutti rossi ... ) o la scontata ma intramontabile panna!

Ingredienti:
- 200 gr di cioccolato extra fondente Venchi
- 100 gr di burro
- 100 gr di zucchero semolato
- 4 uova
- 60 gr di farina 00
- un pizzico di sale finissimo

Mettere il cioccolato ed il burro a sciogliere a bagnomaria, avendo cura di non far bollire l'acqua per evitare che delle gocce possano finire nel cioccolato.
Montare gli albumi con un pizzico di sale unendo, poco alla volta, lo zucchero sino ad ottenere una bella massa spumosa e soda.
In una ciotola a parte versare il cioccolato ed il burro sciolti, unire un tuorlo alla volta mescolando bene con una frusta, unire la farina setacciata e, alla fine, gli albumi montati (con una spatola e movimenti delicati dal basso verso l'alto).
Imburrare ed infarinare uno stampo a cerniera, versare il composto e cuocere in forno caldo a 180 gradi per 20 min (se vi piace molto "tenerella" potete anche accorciare di un paio di minuti il tempo di cottura).
Spolverare di cacao amaro e servire ancora tiepida.

Giulia V.

venerdì 1 febbraio 2013

Frittelle delicatissime



Servono presentazioni? Direi di no . . . basta guardare la foto!
Non sono una grande amante dei dolci di carnevale, né sono esperta di fritti, però non ho resistito al fascino del tradizionale dolce carnevalesco e all'idea di dire "le ho fatte io"!!
Dopo aver deciso di dedicare la domenica mattina al dolce fritto tutto cremoso, si è posto il problema di quale ricetta seguire . . . blog vari, siti golosissimi, libri e riviste a più non posso, tutti propongono la ricetta apparentemente perfetta, ma quale scegliere? Quale sarà il segreto per una frittella morbida nella consistenza, leggera nell'impasto, gonfia al punto giusto e soprattutto cotta all'interno e dorata all'esterno?!
Mi sembrava impossibile riuscire a prendere una decisione, finché non mi è capitata tra le mani una vecchia ricetta della Cameo, di quando ancora si chiamava Cammeo e non aveva inventato l'apposito preparato. Sarà il fascino del vintage ma mi ha conquistata e devo dire che il risultato è stato oltre le aspettative. Innanzitutto ho scoperto di saper/riuscire a friggere anche dei dolci, poi ho messo a punto una versione che secondo me è molto molto vicina alla perfezione.
Ecco allora che, insieme alle doverose foto dell'opuscolo originale (perdonate il riflesso), riporto rispettosa la ricetta con le mie varianti tra parentesi.


Ingredienti (per circa 55 frittelle di 3 cm di diametro)

- 1/4 litro d'acqua
- 50 gr di burro
- 1 presa di sale
- 150 gr di farina
- 50 gr di frumina
- 50 gr di zucchero
- 1 bustina di zucchero vanillinato (io non l'ho messo ma ci sarebbe stato bene)
- 1 fialetta di aroma di limone (sostituita con la buccia grattugiata di mezzo limone + di mezza arancia)
- 3-4 uova (io 6 medie)
- 1 cucchiaino da tè raso di lievito
- 100 gr di uvetta lavata ed asciugata (io molta meno perché le ho fatte quasi tutte al naturale)
- zucchero a velo
- olio per friggere (in casa mia si usa da sempre l'olio e.v.o. per qualsiasi cosa, anche per friggere. Questa volta, però, ho pensato avrebbe lasciato un sapore di "oliva" eccessivo ed ho optato per l'olio di arachidi che ha un punto di fumo comunque alto).

Pesare e misurare precisamente gli ingredienti indicati. Setacciare la farina con la frumina. Portare acqua, burro e sale ad ebollizione, preferibilmente in una pentola a manico lungo, quindi versarvi tutta in una volta la miscela farina + frumina.
Mescolare il tutto sino ad ottenere una palla compatta e quindi riscaldare nuovamente per un minuto circa, sempre mescolando.
Mettere subito la palla ancora calda in una terrina ed aggiungere zucchero, zucchero vanillinato, aroma e le uova, uno alla volta.
Cessare l'aggiunta delle uova quando la pasta assume un aspetto di forte lucentezza e cade pesantemente dal cucchiaio formando lunghe punte (come correttamente mostra la sciura Cammeo!!).

Per ultimo incorporare il lievito e l'uvetta all'impasto raffreddato.
Riscaldare in una padella, meglio se di ferro, tanto olio che le frittelle vi possano galleggiare. Per una perfetta riuscita delle frittelle, è importante che l'olio abbia la giusta temperatura. Se l'olio è troppo caldo, i dolci si colorano troppo in fretta, non lievitano e rimangono internamente crudi. Se invece l'olio è troppo freddo, i dolci ne assorbono troppo. Per stabilire il giusto grado di calore dell'olio, si immerge un bastoncino o il manico di un cucchiaio nell'olio stesso. Se intorno ad esso si formano delle bollicine, è il momento di immergere l'impasto (funziona!). Le frittelle si formano con l'aiuto di due cucchiaini da tè. È consigliabile non farle più grandi per non compromettere la loro perfetta riuscita. Prima di ogni nuova aggiunta di impasto, si ricontrolla la temperatura dell'olio così come sopra descritto. Per evitare che l'olio si raffreddi tanto da formare la schiuma, non si devono friggere troppe frittelle in una sola volta (io max 5). La schiuma molto forte potrebbe rompere questi dolci delicati. Nel caso di formazione di schiuma bisogna dunque riportare l'olio alla giusta temperatura (previa rimozione della schiuma con la schiumarola, o no?! Bah).
Le frittelle pronte si mettono sopra un setaccio o una graticola per sgocciolarle (io su un vassoio coperto di carta assorbente), e si cospargono poi di zucchero a velo.

Ora i miei suggerimenti:
- durante la frittura si noteranno tre fasi: dopo averla fatta scivolare nell'olio, la frittella si gonfia lentamente (prima fase), poi si gira da sola sempre galleggiando (seconda fase) e così rimane per qualche minuto sinché non si nota (terza fase) una nuova crescita che spacca la superficie della pallina formando una specie di cicatrice . . . a questo punto, magari girandole con la schiumarola, si lasciano dorare ancora un paio di minuti e poi si possono togliere. Non so se sia giusto, ma così sono risultate perfettamente cotte all'interno;
- dopo averle fritte tutte, ho preso una tasca da pasticcere con bocchetta liscia di 8 mm e le ho farcite con una semplice crema pasticcera (precedentemente preparata e lasciata raffreddare). Solo dopo le ho innevate di zucchero a velo e sistemate su un vassoio;
- l'unica modifica che consiglierei sarebbe sulla dose di zucchero: l'impasto è perfetto così se poi si abbonda di zucchero a velo, altrimenti consiglio di aggiungere mezzo cucchiaio di semolato nella pastella.

Mi sarebbe piaciuto sapere se e quanto si conservino dopo averle preparate ma non è stato possibile . . . sono state spazzolate in poco, pochissimo tempo!

Giulia V.

martedì 22 gennaio 2013

Torta soffice al lime con gelatina all’anice




Seconda puntata (moooooolto in ritardo) dedicata al lime, dolce d’autore .  . . questa volta ho messo in pratica gli insegnamenti del maestro Sadler che in quanto ad abbinamenti e consistenze ne sa un po’ più di me!
Il titolo originale sarebbe “Tortino soffice al lime con salsa d’arance e gelatina all’anice”, rivisitato in base alla mia versione, questa volta fedele in tutto ad eccezione di porzione ed “accessori”. Ovvero mi mancavano gli ingredienti e il tempo per fare l’insalata di arance, ma sono sicura sarebbe valsa la pena di fare uno sforzo in più, prossima volta!
(anche qui tra parentesi ci sono le mie annotazioni, il resto è copiatura della ricetta originale)
Ingredienti:
Per la pasta savoiarda:
- 2 uova
- 50 gr di zucchero
- 40 gr di farina bianca 00
- 10 gr di farina di mais (io, fioretto fino)

Per la crema (qui riporto solo mezza dose perché per me è stata sufficiente):
- 2 uova
- 100 gr di zucchero semolato
- 70 gr di succo di lime (circa 3)
- 5 gr di gelatina in fogli
- 1 buccia di lime grattugiato
- 250 gr di panna liquida

Per la gelatina di anice (ancora mezza dose):
- mezzo finocchio piccolo
- 500 ml di acqua
- 80 gr di anice (io, 3 cucchiaini di semini di anice)
- 25 gr di gelatina in fogli
- 50 gr di zucchero
- 1 anice stellato

Per l’insalata di arance (sempre mezza dose):
- 2,5 arance tarocco
- 25 gr di zucchero semolato
- 20gr di Grand Marnier

Preparare la pasta per i savoiardi montando le uova e lo zucchero. Aggiungere la farina setacciata e la farina del mais, versare il composto in una teglia rivestita con carta forno imburrata ed infarinata. Stenderla con una spatola in modo da ottenere uno strato sottile circa mezzo centimetro. Infornare a 180 gradi per circa 10 min.

Lavorare le uova con lo zucchero fino a renderle spumose, aggiungere la scorza grattugiata ed il succo del lime. A parte far sciogliere la gelatina (precedentemente ammollata in acqua frdda) in un po’ di succo di lime e zucchero fatti riscaldare a circa 40 gradi. Unire la gelatina alla spuma facendola assorbire bene, fermare la montatura (di uova e zucchero) e aggiungere la panna montata lavorando con una spatola di legno (io ne uso una gigante di silicone).
Con i cerchietti d’acciaio di 7 cm di diametro tagliare la pasta e tenerla sulla base degli stessi (io ho utilizzato un ring grande di acciaio rivestito internamente con dei fogli di acetato come qui, http://unpizzicodigiulia.blogspot.it/2012/05/cronaca-di-una-partita-colpi-di-frusta.html).
Versare la crema in ogni dischetto (nel ring) e riporre in frigorifero a rassodare per circa 3 o 4 ore (o in freezer per ridurre i tempi).
Pelare a vivo lo arance, condirle con un poco di Grand Marnier e zucchero semolato.
In una casseruola mettere il finocchio frullato (ovvero, lavato, fatto a fettine e poi frullato con il minipimer!), lo zucchero, l’anice, e l’acqua, far bollire il tutto per 20 min e quindi passare al colino fine. Insaporire con l’anice (io, in realtà, non avendo trovato quella in polvere ho messo i semini prima della bollitura quindi filtrato) e poi legare con la gelatina in fogli fatta ammollare precedentemente in acqua fredda. Mettere in frigo e rassodare per 3 ore. Una volta indurita, tagliarla a cubetti.

Togliere i tortini (la torta) dagli stampi e disporli nei piatti. Mettere intorno ad ognuno l’insalata di arance e decorare con i cubetti di gelatina, un anice stellato e delle fettine di lime.

Divina!!
Giulia V. 

martedì 8 gennaio 2013

Muffin prosciutto piselli e provolone

Un buon anno a tuttiii!!
Ricominciamo l'anno con ciò che amo maggiormente preparare: i muffin!! buoni, semplici, ideali in ogni momento! Oggi salati!

Mi è capitata in mano una ricetta trovata su una rivista, la pagina è strappata quindi non so da dove provenga,l'ho riadattata a modo mio come sempre!

Per 12 muffin ci servono:

- 230 gr di farina
- 2 uova
- 100 gr di piselli (io ho usato quelli surgelati dopo averli spadellati)
- prosciutto cotto (a dadini o anche affettato, quello che avete!)
- 80 gr di provolone (ma si può usare l'emmenthal, la fontina..)
- 1 bustina di lievito per torte salate
- 150 ml di latte
- 125 gr di ricotta (nella ricetta originale non c'era, si può fare a meno ma a me l'impasto è venuto molto morbido :)
- 2 cucchiai di olio
- 80 gr di parmigiano
- sale e pepe

Come sempre uniamo prima gli ingredienti secchi, quindi la farina setacciata insieme al lievito, al parmigiano e al pizzico di sale.
Uniamo separatamente le uova, il latte, l'olio e la ricotta.
Ora possiamo unire il tutto, mescolando bene per amalgamare i componenti, aggiungo ora anche i piselli, il prosciutto e il provolone.

Il composto dev'essere come sempre morbido da lavorare ma appiccicoso!
Metto in forno preriscaldato a 200° per 20-25 minuti!

..e buon appetito!!




Giulia P.